Speed-dome più efficace con obiettivo emisferico

FIG 1In un impianto di videosorveglianza, dovendo coprire un’ampia area è necessario utilizzare più telecamere; l’alternativa, di solito utilizzata, è una speed dome che, avendo all’interno un motore permette la movimentazione della telecamera sia in direzione verticale che orizzontale; inoltre, essendo dotata di obiettivo motorizzato, permette di zoomare sulle immagini per le quali si vuole un maggior dettaglio (tipicamente per il riconoscimento della persona).

E se era puntata in un’altra direzione?

L’esperienza nell’utilizzo di queste apparecchiature mette in guardia su alcuni possibili problemi. Nel caso in cui la postazione sia sempre presidiata, l’operatore sceglie dove dirigere l’obiettivo e quando zoomare; nell’eventualità in cui non ci sia presidio o semplicemente ci siano più immagini da seguire contemporaneamente, l’operazione diventa decisamente difficoltosa; è per questo motivo che le speed dome prevedono normalmente l’impostazione di Pre-Set. Questo fa sì che la telecamera possa ruotare in maniera automatica secondo l’itinerario e le modalità impostate. Tutt’altro che raro, tuttavia, è il caso in cui si abbia bisogno di visionare le registrazioni in concomitanza di eventi passati per una specifica area controllata e si venga a scoprire che la speed dome nel momento dell’evento fosse puntata verso un’altra direzione vanificando l’utilizzo del sistema di videosorveglianza.

La soluzione: digitali con obiettivo emisferico

Un modo per risolvere brillantemente questi problemi è ricorrere a telecamere digitali con obiettivo emisferico le quali, oltre ad avere il vantaggio  di connettersi direttamente ad internet, hanno il pregio di non avere parti meccaniche in movimento soggette a deterioramento. L’immissione sul mercato di telecamere digitali ad alta risoluzione (MegaPixel) dotate di porta ethernet, permette di trovare delle soluzioni molto valide. Normalmente le telecamere analogiche forniscono le immagini che vengono registrate su un videoregistratore o un PC  attraverso un software di gestione video.

Come ovviare alla banda troppo ampia

L’utilizzo di telecamere ad alta risoluzione richiede però un’elevata ampiezza di banda di rete ed una potenza di calcolo della scheda grafica del computer necessaria per supportare più telecamere. Decentrando l’intelligenza sulla telecamera, il PC serve solo per la visualizzazione delle immagini e non per l’analisi e la registrazione: l’innovazione tecnologica sta nel fatto di “decentrare” nella telecamera tutto il software, invece che nel pc, evitando di occupare troppa banda di rete. La maggiore precisione dei dettagli delle immagini ad alta risoluzione permette di usare obiettivi grandangolari riducendo il numero di telecamere; inoltre, se la telecamera permette la programmazione di un doppio flusso, si può registrare ad alta definizione e visualizzare le immagini da remoto con un video streaming  più leggero occupando una minore larghezza di banda della rete.

Il ruolo del software di gestione

A rendere più flessibile e potente la gestione delle immagini è poi il software di gestione della telecamera, in particolare ce ne sono sul mercato che permettono di scegliere come visualizzare l’immagine elaborata. Utilizzando un obiettivo emisferico la visualizzazione tipica è ad occhio di pesce fish eye .

Il software di gestione rielabora l’immagine permettendo di visualizzarla con diverse modalità. Si può per esempio vederla come un’unica immagine rettangolare  panoramica o suddividendola in quattro immagini come se ci fossero quattro distinte telecamere a coprire l’intera area o, addirittura,  miscelare la visualizzazione avendo contemporaneamente la visione panoramica totale ed il dettaglio di una parte dell’immagine. La telecamera è nata per essere installata a soffitto e così facciamo; in questo modo possiamo monitorare sia le immagini che l’audio. Teniamo presente però che,  se volessimo, potremmo installarla a parete con apposite staffe. Grazie all’alimentazione PoE (Power on Ethernet) la connessione viene facilitata limitandosi al solo cavo cat.5 che porta sia i dati che l’alimentazione. Prudentemente però tra la telecamera e il router è consigliabile installare un dispositivo di protezione da sovratensioni dovute a fenomeni atmosferici. (ing Sergio Lo Faro).

GLOSSARIO

Speed Dome

Letteralmente “Cupola Veloce”. Questa espressione molto diffusa sta ad indicare che la telecamera è chiusa in una custodia a forma di cupola e permette un veloce cambio dell’immagine visualizzata; infatti essa è dotata di brandeggio orizzontale e verticale e di ottica a focale variabile motorizzata. Sarebbe più corretto parlare  di telecamere dome PTZ, laddove P sta per Pan, cioè brandeggio orizzontale, T sta per Tilt, cioè brandeggio azimutale e Z sta per Zoom. Se vogliamo utilizzare un’espressione italiana correttamente si dovrebbe dire: “telecamera in custodia a cupola, dotata di brandeggio motorizzato orizzontale e verticale ed ottica a focale variabile”. Questo spiega perché si sia diffusa la definizione di “Speed Dome”.

Megapixel

Il pixel è un unità di misura usata per indicare quanti puntini di colore ci sono a formare un’immagine. Il Mega Pixel indica un milione di pixel. E’ bene però sottolineare che la quantità di pixel che forma un’immagine digitale, pur essendo importante, non è l’unico parametro che contribuisce alla definizione dell’immagine stessa. Altrettanto importanti sono il sistema ottico di acquisizione dell’immagine (da troppo tempo non si parla più della qualità dell’obiettivo) ed il software di elaborazione.

Fish-eye

In fotografia, un fish-eye o fisheye (letteralmente: occhio di pesce) è un obiettivo fotografico grandangolare estremo (o ultra-grandangolare) che abbraccia un angolo di campo non minore di 180° . Il termine fisheye fu coniato da Robert W. Wood e fa riferimento al fatto che un pesce sul fondo del lago è in grado di vedere una semisfera. A differenza degli obiettivi grandangolari a prospettiva rettilinea, i fisheye non possono evidentemente fornire un’immagine non distorta. In particolare l’immagine è sempre più distorta quanto più ci si allontana dal centro.

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