Quadri ASCÂ Palazzoli sono adatti a distribuire energia in tutte le zone del cantiere. Dalle prese in termoplastico a quelle in termoindurente anche per le condizioni piĂą estreme.
L’installazione dell’impianto elettrico è una fase essenziale nell’organizzazione di un cantiere edile, poichĂ© solo in seguito agli allacciamenti dei quadri di cantiere si potranno mettere in funzione i macchinari per la lavorazione dei materiali, quelli per la movimentazione, nonchĂ© i servizi logistici e sanitari. Al variare delle caratteristiche dimensionali e di complessitĂ oggettiva del cantiere, corrispondono attrezzature, macchinari e postazioni di lavoro differenti, con diverse richieste di potenza elettrica.
Il quadro di consegna dell’energia elettrica della linea a bassa tensione monofase e trifase è in genere installato all’interno di un armadietto isolato e chiuso con lucchetto.
Il quadro generale, di derivazione dal quadro di consegna dell’energia elettrica, è invece collocato su un apposito supporto nei pressi della zona di cantiere ove alloggiano i servizi logistici, al fine di permettere un efficace e continuo controllo, lontano dalla viabilità veicolare, dalle aree di lavorazione, dagli scavi, dove potrebbe subire danneggiamenti. Da quest’ultimo, secondo le esigenze dell’esecutore, dallo stato di avanzamento lavori, dalla dimensione del lotto, nonché quella dell’edificio e dalla sua volumetria vengono dislocati dei quadri secondari la cui disposizione dovrà essere prevista nelle zone di maggior concentrazione di carico elettrico.
A seconda che i quadri secondari servano direttamente gli apparecchi utilizzatori oppure funzionino da ulteriori distributori verso altri quadri di terzo livello, essi prendono il nome di “quadri di prese a spina” o “quadri di distribuzione”.
La norma EN 60439-4
I quadri elettrici, conformi alla norma EN 60439-4, realizzati in materiale isolante e a protezione di intemperie, devono essere accessibili alle sole persone appositamente formate, devono poter essere chiusi tramite serratura e devono avere, esternamente ed in posizione nota e accessibile a tutte le maestranze di cantiere, il pulsante d’emergenza “a fungo” per la messa fuori missione di tutto l’impianto di cantiere.
Generalmente il grado di protezione minimo richiesto per tutte la parti e i componenti dell’impianto del cantiere è IP55 per le zone interne e IP67 per le zone esterne, dimensionati in funzione alla potenza dell’apparecchio utilizzatore e alle cadute di tensione. Generalmente dal quadro principale di cantiere partono le linee che forniscono energia ai macchinari nelle aree di lavorazione fissa di cantiere, ai servizi e ai quadri secondari di distribuzione. Le linee di alimentazione dei quadri secondari e dei macchinari, nonché dei servizi logistici e dell’illuminazione generale di cantiere sono derivate ciascuna da un proprio interruttore automatico differenziale.