Mini-guida all’uso dei cavi in un quadro elettrico

Uso dei cavi nel quadro elettricoMetodologia consigliata per la numerazione

Nel seguito sono riportati i principali criteri della metodologia che si ritiene più idonea:

  • conduttori di fase : L1, L2, L3 + numero progressivo (es. L1-1, L1-2). La siglatura R, S, T può ritenersi superata
  • conduttore di neutro : N + numero progressivo (es. N1, N2, ecc.)
  • conduttori di fase verso utenza e a valle del dispositivo di protezione: U, V, W + numero progressivo (es. U1, U2)
  • conduttori di fase verso utenza e a valle del dispositivo di protezione: numero del conduttore di neutro in ingresso + carattere alfabetico per distinguerlo (es. N1-A, N2-A, ecc.)
  • conduttori circuiti ausiliari : numerazione progressiva (es. 1, 2, 3 … )
  • un conduttore mantiene la propria siglatura finché non si attesta su un componente (interruttore, relè, sezionatore, ecc.). In uscita dal componente valgono le regole sopraccitate
  • il morsetto ha il nome del conduttore che vi si attesta
  • in uscita dal morsetto il conduttore mantiene lo stesso nome del conduttore in ingresso

Un’integrazione particolarmente utile a quanto sopra indicato consiste nel numerare i conduttori dei circuiti ausiliari con un prefisso che indichi la pagina dello schema su cui sono indicati (es. filo 1 su pagina 30 sarà il filo 3001); è bene tuttavia evidenziare che il numero del filo deve essere comunque unico: anche se passa su altre pagine oltre quella di partenza, il proprio numero non deve cambiare!

Normativa di riferimento per la colorazione dei cavi

La CEI EN 60204-1 è invece molto più precisa per quanto riguarda l’individuazione del colore da utilizzare a secondo del servizio a cui sono predisposti i cavi. Sono ammessi i seguenti colori: nero, marrone, rosso, arancio, blu, viola, grigio, bianco, rosa, turchese. I colori giallo e verde sono ammessi purché non creino confusione col colore giallo-verde del conduttore di protezione. E’ pertanto consigliabile non usarli mai.

 

Corrispondenza funzione – colore

  • conduttore di protezione: giallo/verde
  • conduttore di neutro : blu chiaro
  • circuiti di potenza in alternata e continua : nero
  • circuiti di comando in corrente alternata : rosso
  • circuiti di comando in corrente continua : blu (se è presente nel quadro un conduttore di neutro, per evitare confusione, è consigliabile utilizzare il colore grigio)
  • circuiti che portino all’interno del quadro tensioni esterne non sezionabili : arancio

I rimanenti colori non contemplati in tabella (marrone, viola, bianco, rosa, turchese) sono ammessi per quadri molto semplici ove non sia prevista la numerazione dei cavi e l’unico metodo per identificarli sia il colore.

Nota sull’utilizzo del colore blu nei cavi

La CEI EN 60204-1 (CEI 44-5) ammette il colore blu per identificare un conduttore di fase purché non generi confusione con un conduttore di neutro. Ma la norma CEI 64-8 ammette tale soluzione solo per cavi multipolari. Conclusione: chi non è amante delle complicazioni facili eviti di usare il blu come colore di fase all’interno del quadro!

Normativa di riferimento per la numerazione dei cavi

Un’agevole lettura di uno schema elettrico, nonché una facile manutenzione del quadro a cui lo schema si riferisce, richiedono una numerazione univoca dei conduttori. È altresì importante che i conduttori presentino un colore idoneo alla funzione che svolgono. Il metodo con cui siglare i conduttori di un quadro elettrico non è univocamente definito dalle vigenti normative. Questa carenza è legata alla grandissima varietà di metodologie utilizzate sia a livello nazionale che internazionale che non possono essere spazzate via di getto dall’emissione di una norma. Unico riferimento attuale è la CEI EN 60204-1 che recita “i conduttori devono essere identificabili ad ogni estremità conformemente alla documentazione tecnica”.

Esempi di metodologie utilizzate nella numerazione

In Germania è consuetudine non numerare i cavi, ma utilizzare come riferimento il pin del componente sui cui essi si attestano. Da ciò si evince che è indispensabile che i loro schemi siano sempre presenti ed opportunamente aggiornati. Detta metodologia difficilmente si sposa con il mercato italiano dove non esiste o esiste poco la cultura dell’organizzazione sistematica della documentazione tecnica e quindi, qualora questa non venisse idoneamente resa disponibile e/o aggiornata, sarebbe impossibile l’attività di manutenzione. A livello nazionale esistono diverse metodologie di identificazione dei conduttori. Nel seguito sarà riporta quella che si ritiene più idonea, ma è importante essere ben consci che questa non è l’unica e ne esistono di altre altrettanto valide. Nel caso di quadri semplici (pochi interruttori) la norma ammette che i conduttori non siano numerati; tuttavia è sempre bene evitare bene questa modalità di cablaggio semplicistica e poco professionale.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here