Glass to Power produrrà finestre fotovoltaiche

Glass to Power finestre fotovoltaicheLa nuova azienda spin-off dell’Università di Milano-Bicocca nasce con l’obiettivo di industrializzare la finestra fotovoltaica, tecnologia innovativa di produzione energetica sviluppata dal Dipartimento di Scienza dei Materiali. 300 mila euro di capitalizzazione e un mercato potenziale in Europa di oltre nove miliardi di dollari.

È stato costituito in Università di Milano-Bicocca lo spin-off di ateneo Glass to Power con l’obiettivo di industrializzare un prodotto innovativo basato sulla tecnologia dei Concentratori Solari Luminescenti (LSC): si tratta di lastre di plastica nelle quali sono incorporate speciali nanoparticelle che catturano e concentrano la luce solare, trasformando così comuni finestre in pannelli solari semitrasparenti in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di un edificio.

Glass to Power nasce da una partnership tra gli inventori di questa nuova tecnologia, i Professori Francesco Meinardi e Sergio Brovelli, docenti rispettivamente di Fisica della Materia e di Fisica Sperimentale del Dipartimento di Scienza dei Materiali, e la società di consulenza tecnologica Management Innovation.

Il piano di sviluppo industriale prevede la valorizzazione di una famiglia di brevetti realizzati dal team scientifico di Milano-Bicocca su nuove classi di nano materiali, per arrivare alla produzione di finestre e vetrate in grado di generare potenze fino ad oltre 50 W per metro quadro senza alcun impatto estetico sugli edifici in cui verranno installate.

Le previsioni danno il mercato del Building-Integrated Photovoltaic in forte espansione nei prossimi anni con incrementi annuali del 30%, fino a raggiungere nel 2022 il valore di 26 miliardi di dollari, il 40% del quale in Europa.

In particolare, avrà il più forte incremento il segmento degli Zero-Energy Buildings, a cui è esplicitamente diretta la tecnologia Glass to Power, ovvero edifici sostanzialmente autonomi da un punto di vista energetico, come previsto dalle direttive europee 31/2010/UE e 2012/27/UE che entreranno in vigore in tutta Europa entro il 2020.

Lo spin-off Glass to Power ha un capitale iniziale di 300mila euro interamente finanziato da privati e un folto gruppo di soci, tra cui De Nora, leader mondiale nell’elettrochimica, la società Karma, finanziaria della Famiglia Amodeo, la società TEC di Milano, specializzata in progetti di efficienza energetica, e diversi soci individuali che hanno creduto sin da subito in questa avventura. Il 20% della nuova società sarà detenuto da un Core costituito pariteticamente al 5% dalla stessa Università, dai due inventori Sergio Brovelli e Francesco Meinardi e da Management Innovation. Un ulteriore aumento di capitale è già in agenda entro la fine del 2016.

Il team iniziale dello spin-off conta 7-8 persone: tra questi, un dottorando Bicocca che sarà assunto al termine del dottorato di ricerca. Nel Consiglio di Amministrazione di Glass to Power siedono Francesco Meinardi, Presidente, Emilio Sassone Corsi, Amministratore Delegato, Alberto Cominelli, Chief Technology Officer di De Nora, Rosario Amodeo, Amministratore e Fondatore di Karma e Guido Massari, socio di TEC. Sergio Brovelli presiede il Consiglio Scientifico della società.

La tecnologia di questi LSC di nuova generazione è stata recentemente selezionata come finalista degli R&D100 Awards 2016, considerati dalla comunità scientifica internazionale veri e propri Oscar dell’innovazione tecnologica: la prima volta per una invenzione italiana.

«È la prima volta – dichiara Danilo Porro, pro-rettore alla Valorizzazione della Ricerca dell’Università di Milano-Bicocca, – che l’ateneo si trova a costituire uno spin-off con così tanti soci e con un capitale iniziale piuttosto consistente, adeguato ad affrontare i primi investimenti. La tecnologia sviluppata dai nostri Professori Brovelli e Meinardi è dirompente, così come l’entusiasmo dei partner, a partire dal dott. Sassone Corsi. La struttura dello spin-off, delineata in collaborazione con l’Area della Ricerca dell’ateneo, nonché il piano industriale sono stati molto ben studiati e ciò fa presagire un ottimo sviluppo dell’iniziativa».

«In un’ottica di salvaguardia ambientale e di riduzione dei rischi di riscaldamento globale, – prosegue Sergio Brovelli – la Comunità Europea prevede che entro il 2020 tutti i nuovi edifici dovranno essere degli Zero Energy Buildings, ovvero sostanzialmente autonomi da un punto di vista energetico. Direttive analoghe sono in fase di elaborazione anche in USA e in Asia. La nostra tecnologia è l’unica che permette di realizzare finestre fotovoltaiche di grandi dimensioni e colorazione neutra, perfettamente integrabili architettonicamente anche nei contesti urbani senza impattare l’estetica o la vivibilità degli edifici».

«La LSC – aggiunge l’Amministratore Delegato di Glass to Power Emilio Sassone Corsi – è una tecnologia davvero dirompente e siamo riusciti ad identificare un gruppo di soci molto coeso e finalizzato all’obiettivo. Con queste condizioni iniziali l’avventura di Glass to Power inizia nel migliore dei modi».

«Innovazione e risparmio energetico – conclude Alberto Cominelli, CTO di De Nora – sono i principali acceleratori su cui De Nora ha sempre basato lo sviluppo dei propri prodotti e delle soluzioni tecnologiche proposte ai propri clienti e partner. Alla base di Glass to Power c’è una brillante invenzione dell’Università di Milano-Bicocca che consentirà in futuro di recuperare energia dai vetri dei grattacieli per la prima volta in maniera efficiente con zero impatto “visivo”. Sarà una tecnologia rivoluzionaria: De Nora ne ha intravisto le potenzialità e ha deciso di investire in Glass to Power».

    Richiedi maggiori informazioni










    Nome*

    Cognome*

    Azienda

    E-mail*

    Sei un professionista del settore? No

    Professione*

    Città*

    Provincia*

    Telefono

    Messaggio*


    LASCIA UN COMMENTO

    Please enter your comment!
    Please enter your name here