Come deve essere il locale tecnico di un UPS?

FOTO GE Industrial Solutions
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L’ambiente destinato ad ospitare il gruppo di continuità non richiede caratteristiche speciali se non essere pulito e permettere l’evacuazione del calore e degli eventuali gas prodotti durante il funzionamento. Normalmente, i sistemi statici di continuità possono funzionare senza declassamento alla potenza nominale per temperature fino ai 40°C ambiente, scaldando l’ambiente in cui sono installati a causa delle perdite elettriche smaltite sotto forma di calore. Tali perdite causano un aumento della temperatura rispetto a quella presente naturalmente (∆T). Ad esempio la temperatura di un ambiente, che con sistema spento è di 25°C, potrà aumentare al massimo di 15°C prima di essere costretti a declassare la macchina. Tale condizioni potranno essere rispettate attraverso la ventilazione dell’ambiente o il suo condizionamento.

La quantità di calore da smaltire può essere desunta dal valore delle perdite riportato nella documentazione tecnica del gruppo avendo cura di non dimenticare di inserire nel computo anche le perdite di eventuali armadi ausiliari.

Il volume d’aria da evacuare si calcola di conseguenza, optando anche sulla base delle dimensioni del locale per una soluzione a ventilazione naturale, forzata o eventualmente per un vero e proprio sistema di condizionamento.

Le batterie devono essere sempre collocate in luoghi protetti, generalmente armadi o, per le potenze e autonomie più elevate, locali adibiti, mentre è opportuno che l’eventuale STS sia sempre collocato in una pozione la più prossima possibile al carico per ridurre la probabilità che un evento disastroso, come ad esempio un allagamento, ne comprometta il funzionamento assieme ad uno dei gruppi. Le ripercussioni sul sistema alimentato sono evidenti. (ing Angelo Baggini).

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