a cura di Claudio Manfredini (Albiqual)

Cavallotti, ponticelli e collegamenti: servono?

Nel contesto della realizzazione di un impianto elettrico, spesso ci si pone il problema di quando e cosa collegare a terra nelle centrali tecnologiche: idriche e termiche. La tradizione popolare ci propone soluzioni costose quanto inutili come quelle evidenziate nella foto n. 1, dove l’installatore ha collegato a terra le due flange della stessa pompa, ma anche nella foto n. 2 il collegamento non serve, in quanto la continuità metallica è assicurata meccanicamente. La fantasia degli installatori non ha limiti quando si inventano le soluzioni più originali per collegare le parti degli impianti meccanici. Sono un esempio la foto n. 3 dove sono state utilizzate delle sbarre di rame appositamente sagomate per realizzare un bellissimo cavallotto inutile quanto costoso o la foto n. 4 dove addirittura è stata saldata la vite sulle flange con un notevole impegno di tempo.

Con che sezione bisogna collegare le tubazioni metalliche?

L’art. 547.1.1 di recente modificato prescrive che “la sezione dei conduttori equipotenziali destinati al collegamento equipotenziale principale in accordo con l’articolo 413.1.2.1 e che sono connessi al collettore principale di terra secondo 542.4 non deve essere inferiore a: 6 mm² in rame; 16 mm² in alluminio; 50 mm² in acciaio.”

Che colore deve avere il cavo del collegamento equipotenziale?

Ovviamente non quello della foto n. 5, che oltretutto è anche pericoloso per come è stato realizzato. Il colore corretto è il giallo-verde. Un esempio di collegamento equipotenziale principale realizzato nel rispetto della norma è quello della foto n. 6 per la tubazione del gas, della foto n. 7 per le tubazioni del riscaldamento o della foto n. 8.

Cosa sono le masse estranee?

La normativa in vigore è estremamente precisa e richiede il collegamento all’impianto di terra delle masse e delle masse estranee. La norma CEI 64-8 recita all’art. 23.3 la definizione di Massa estranea: “Parte conduttrice non facente parte dell’impianto elettrico in grado di introdurre un potenziale, generalmente il potenziale di terra”. La stessa norma nel commento dice: “Generalmente una massa estranea è suscettibile di introdurre il potenziale di terra; solo in casi particolari si considerano masse estranee le parti conduttrici suscettibili di introdurre altri potenziali. Esempi di masse estranee sono:

  • elementi metallici facenti parte di strutture di edifici;
  • condutture metalliche di gas, acqua e per riscaldamento.

Sono da considerare masse estranee (che possono introdurre il potenziale di terra) le parti metalliche non facenti parte dell’impianto elettrico (tubazioni, infissi) che presentano verso terra un valore di resistenza inferiore a 1000Win tutti gli ambienti ai quali si applica la Norma CEI 64-8”. Dall’articolo relativo alle masse estranee nasce l’obbligo di collegare le tubazioni metalliche che entrano in un edificio, ma come realizzare il collegamento? La Norma CEI 64-8 illustra come realizzare i collegamenti.

Collegamento inutile
Collegamento inutile
Collegamento pericoloso
Collegamento conforme
Collegamento conforme
Collegamento conforme

 

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